TRATTAMENTO TRAMITE ANGIOPLASTICA
La CCSVI può essere trattata attraverso un
intervento
di angioplastica o PTA.
L'intervento consiste sostanzialmente nel praticare una puntura
endovenosa alla vena femorale sinistra o a quella destra attraverso la
quale viene fatto navigare un catetere guidato esternamente da un
radiologo.
Quando si raggiungono le vene bloccate queste vengono dilatate
gonfiando un palloncino posto sul catetere.
Nel mese di
dicembre 2010, il dott. Francesco Florio, Presidente della Sezione di
Radiologia Interventistica e Vascolare della SIRM (Società
Italiana di Radiologia Medica), ha pubblicato sul sito della sua Sezione un documento contenente le '
Linee guida per flebografia-angioplastica in
CCSVI', qui sotto riportate.
Linee guida per flebografia-angioplastica in
CCSVI
La procedura va effettuata su apparecchio angiografico
dedicato, in sala predisposta per angiografia e radiologia
interventistica
Preparazione
- Adeguato consenso informato
- Anestesia locale a livello della piega inguinale
- Eparinizzazione del Paziente
Procedura
diagnostica
- Posizionamento di un introduttore valvolato 7-9 Fr lungo 15 cm. con tecnica
di Seldinger nella vena femorale, preferibilmente, di sinistra (per favorire il
cateterismo ascendente della vena ileo lombare di sinistra).
- (Consigliabile) Cateterismo ascendente della vena ileo lombare di sinistra,
con flebografia del tratto lombare in proiezione PA; per lo studio dell'anatomia
del plesso venoso intrarachidiano ed extrarachidiano; iniezione di mdc: 20-30
ml, 4ml/s. In caso di difficile cateterismo della vena ileo lombare sinistra può
essere cateterizzata una vena sacrale laterale o direttamente una vena
lombare.
- Cateterismo vena cava superiore con manometria
- Cateterismo della vena azygos con manometria.
- Azygosgrafia in proiezione Obliqua Posteriore Destra (15°-25°); iniezione di
mdc: 10-30 ml, 3-8 ml/s,
- Flebografia delle vene giugulari interne in proiezione PA ed oblique, con
manometria, dopo aver portato il catetere in vena giugulare fino allaltezza
dellangolo mandibolare; iniezione di mdc: 8ml, 3 ml/s. E opportuno che il
Paziente esegua inspirazioni profonde ed eventualmente manovra di Valsalva, al
fine di facilitare lo svuotamento venoso e lapertura della valvole.
- Cateterismo retrogrado delle vene vertebrali e flebografia con iniezione
manuale
Procedura interventistica sulla vena
azygos
- Angioplastica mediante cateteri con palloncino compliante: 8-10 mm, 2-4-6 cm
pressione massima di 8 atm. per 30-60 secondi, ripetute più volte.
- Al termine della procedura terapeutica lazygosgrafia e manometria di
controllo
Procedura interventistica sulle vene
giugulari
- Angioplastica, mediante lutilizzo di palloni di tipo compliante 10-12 mm,
2-4 cm gonfiati a 8 atm.
- Qualora il risultato post procedurale non sia soddisfacente, la dilatazione
viene completata mediante lutilizzo di palloni di tipo non compliante ad alta
pressione (18-20 atm) di 10 mm di diametro. Tali insufflazioni vengono mantenute
per 30-60 secondi e ripetute più volte.
- Al termine della procedura terapeutica, flebografia con manometria di
controllo
Procedura interventistica sulle vene
vertebrali
- Angioplastica con pallone 8-10 mm di diametro e 20-40 mm di lunghezza
gonfiati a 8 atm.
Follow-up
- Terapia con eparina a basso peso molecolare
- Monitoraggio per 24 ore
- Controllo clinico ed eco-color-Doppler ad 1 settimana
- Controllo clinico ed eco-color-Doppler a distanza